Università degli Studi di Milano: Elio Franzini e Marilisa D’Amico all’inaugurazione dell’Anno Accademico 2019
Una cerimonia di inaugurazione tutta incentrata sul tema del futuro, per cercare di guardare avanti e costruire un’Università sempre più coesa ed efficiente. È questa l’ottica secondo la quale si sono svolte le attività per l’apertura del 94° Anno Accademico dalla fondazione dell’Università degli Studi di Milano: l’8 febbraio ha partecipato all’inaugurazione Marilisa D’Amico, docente di Diritto Costituzionale e Giustizia Costituzionale, oltre che Prorettore con Delega alla Legalità, Trasparenza e Parità dei diritti. Al suo fianco figure di spicco come il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e il Prefetto di Milano Renato Saccone.
Il futuro, filo conduttore della cerimonia di inaugurazione, ha fatto da trama anche per il discorso del nuovo Rettore Elio Franzini, insediatosi lo scorso 1° ottobre: l’ateneo milanese punta all’internazionalizzazione della cultura e della conoscenza, mantenendo come riferimento sempre più stabile i valori dell’identità europea. Il compito dell’Università è proprio quello di promuoverli, per una “intelligenza che deriva dal confronto con la differenza”. Il Rettore ha espresso la volontà di migliorare la gestione degli Atenei, per valorizzare tutte le diverse componenti presenti nelle varie comunità universitarie.
L’occasione si è rivelata utile anche per discutere dell’atteso progetto di trasferimento delle Facoltà scientifiche nell’ex area Expo: Elio Franzini ha fissato come obiettivo il 2024, centenario dalla fondazione, sottolineando la volontà di dar vita a “un’Università nuova, che sappia valorizzare tutte le sue sedi nel quadro di uno sviluppo sostanzialmente tripolare: nel centro di Milano, in un nuovo distretto dell’innovazione e in un luogo storico, Città Studi, che presenti un volto rinnovato e nuove missioni”.
Tra gli impegni accademici di Marilisa D’Amico vi è da sempre l’obiettivo di creare un’Università più a misura degli studenti, capace di dare voce alle loro idee e di sostenerli nell’orientamento al lavoro e nelle necessità quotidiane. In quest’ottica si è discusso di nuove professioni, tra ipotesi fantascientifiche e figure professionali del futuro, dal “costruttore di parti del corpo” a chi si occupa di ridurre e invertire i cambiamenti climatici, fino alla guida turistica spaziale.